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4 Dic. 2024

La chiesa di San Clemente a Brescia

Dal gotico al neoclassico

La chiesa di San Clemente si erge nel cuore del centro storico di Brescia, in un vicolo che porta il suo nome, situato tra via Cattaneo e via Trieste. Originariamente costruita nel decimo secolo sopra un’antica struttura religiosa, la chiesa ha subìto significativi interventi architettonici nel XIX secolo. A trasformarla fu Rodolfo Vantini, un importante architetto dell’epoca (lo stesso che progettò il cimitero in via Milano, che porta il suo nome): fu la sua architettura a conferire alla chiesa il suo attuale aspetto neoclassico, allontanandola dallo stile gotico che la caratterizzava in precedenza.

In generale la chiesa di San Clemente riveste un’importanza non solo religiosa, ma anche culturale per la città di Brescia. Essa rappresenta un luogo di incontro per la comunità, un punto di riferimento spirituale e un simbolo del patrimonio artistico locale. La sua posizione centrale la rende facilmente accessibile ai turisti e ai residenti: si può così scoprire un pezzo di storia bresciana semplicemente passeggiando dai punti principali del centro storico.

L’architettura e la facciata

La chiesa di San Clemente a Brescia è un perfetto esempio di architettura neoclassica, che si distingue per la sua sobrietà ed eleganza. La facciata, imponente e raffinata, è caratterizzata da una grande volta a botte che sovrasta il portale d’ingresso.

Quest’ultimo è adornato da un affresco che rappresenta Papa Clemente I tra Cristo e San Benedetto, un elemento che suggerisce l’importanza storica e religiosa della chiesa per la città di Brescia. Quando si visita la città, dunque, la chiesa di San Clemente — gioiello nascosto — è fortemente consigliata.

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L’interno e le opere d’arte

Una volta varcata la soglia, i visitatori vengono accolti da un interno che presenta un’unica navata: questo elemento, che sembra semplice e banale, contribuisce all’atmosfera intima e raccolta che questa chiesa trasmette fin dai primi passi al suo interno.

L’altare maggiore è realizzato in stile settecentesco da Antonio Calegari e grazie alla sua centralità attira l’attenzione per la sua bellezza e per i dettagli curati.

Il Moretto a San Clemente

La chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un piccolo museo dedicato al famoso artista bresciano Alessandro Bonvicino, comunemente noto come il Moretto, il «Raffaello bresciano». Non solo ospita diverse sue opere: proprio qui si conserva la sua tomba, sormontata da un busto realizzato dallo scultore Gaetano Matteo Monti.

Le pareti della chiesa ospitano quindi numerose opere del Moretto, tra cui «Sant’Orsola e le vergini», «Il matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria con i santi Caterina da Siena, Paolo e Girolamo», «L’offerta di Melchisedech ad Abramo», «La Vergine in gloria con i santi Clemente, Domenico, Floriano, Caterina e la Maddalena» e «Le sante martiri», che ritraggono le sante Cecilia, Lucia, Barbara, Agnese e Agata.

In aggiunta si può ammirare un affresco del Romanino, contemporaneo del Moretto, che rappresenta la «Resurrezione di Cristo tra i santi Clemente e Teresa».

L’atmosfera della chiesa, per tutti questi dettagli, è un luogo di grande interesse culturale e artistico, oltre che spirituale e cristiano.

I chiostri e il complesso abbaziale

La chiesa di San Clemente è parte di un più ampio complesso abbaziale appartenente all’ordine dei domenicani. Accanto all’edificio sacro si trovano chiostri risalenti al Quattrocento e Cinquecento, che offrono un ulteriore spaccato della storia dell’arte e dell’architettura bresciana.

Uno di questi chiostri è affrescato da Antonio Cappello, altro importante artista dell’epoca, il cui lavoro contribuisce a rendere l’area circostante la chiesa un luogo di grande fascino.

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