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7 Ott. 2024

Il Ghiacciaio dell'Adamello

I 3000 metri in provincia di Brescia

L’Adamello è una delle vette più iconiche delle Alpi Retiche: si trova tra Lombardia e Trentino-Alto Adige e con i suoi 3.554 metri di altitudine rappresenta un punto di riferimento per gli amanti della montagna, non solo per la sua maestosità, ma anche per la sua importanza storica e naturalistica. Il Gruppo dell’Adamello, parte delle Alpi Retiche meridionali, si estende tra la Valle Camonica e la Val di Sole e comprende il Parco Naturale Adamello-Brenta e il Parco dell’Adamello.

Quest’area è caratterizzata da vaste distese di ghiaccio, tra cui il Ghiacciaio dell’Adamello, uno dei più grandi delle Alpi italiane, ma anche laghi alpini, vallate incantevoli e una ricca fauna e flora: è una destinazione perfetta per gli escursionisti, per gli alpinisti e per gli amanti della natura. Non solo a 3000 metri, ma anche un po’ più in basso.

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La geografia dell’Adamello

Il massiccio dell’Adamello si estende tra la Valle Camonica in Lombardia e la Val di Sole e la Val Rendena in Trentino. Il suo territorio è diviso quindi tra il Parco Naturale dell’Adamello-Brenta e il Parco Regionale dell’Adamello, due delle aree protette più estese d’Italia, ricchissime di biodiversità. Questi parchi offrono un ampio spettro di paesaggi: dai ghiacciai alle cime rocciose fino alle valli coperte da fitte foreste di conifere, pascoli alpini e laghi cristallini.

Il Ghiacciaio dell’Adamello, in particolare, è il più vasto ghiacciaio delle Alpi italiane, con la sua superficie di oltre 17 chilometri quadrati. Nonostante il ghiacciaio sia in regressione a causa dei cambiamenti climatici, rappresenta ancora un simbolo della forza della natura ed è una meta affascinante per chi ama le alte quote e le escursioni su terreni ghiacciati (con la giusta preparazione).

Più in generale, l’Adamello è un paradiso per gli amanti della natura: la flora e la fauna sono davvero ricchissime. Nelle valli e sulle cime è possibile incontrare marmotte, stambecchi, camosci, aquile reali… La flora è variegata: si va dai rododendri e dalle stelle alpine nelle zone più basse, fino ai licheni e alle specie alpine che si sono adattate alle quote più alte.

Storia e cultura dell’Adamello

L’Adamello, meraviglia naturale, è anche un luogo intriso di storia. Durante la Prima Guerra Mondiale, infatti, l’Adamello e le sue cime furono teatro di uno dei conflitti più estenuanti mai affrontati, con truppe italiane e austro-ungariche che si sfidarono a quote altissime in condizioni meteorologiche estreme. Numerosi sentieri e rifugi, come il Rifugio Garibaldi o il Rifugio Caduti dell’Adamello, portano ancora le tracce di questo passato, con resti di trincee, postazioni di artiglieria e camminamenti.

Questa parte della storia ha contribuito a rendere l’Adamello una meta importante per gli escursionisti che, oltre alla bellezza naturale, desiderano anche rivivere la storia drammatica e commovente della «Guerra Bianca», una battaglia combattuta in mezzo ai ghiacci e alla neve. Molti dei percorsi oggi praticabili sono stati originariamente tracciati per scopi militari e offrono una vista diretta sulle tracce del conflitto.

Escursioni per tutti i livelli

Sull’Adamello c’è un’ampia rete di sentieri che permette di impegnarsi in un gran numero di escursioni, che vanno dalle passeggiate più facili adatte alle famiglie fino agli itinerari più impegnativi per escursionisti esperti e alpinisti, e quindi sul Ghiacciaio.

I sentieri sono ben segnalati e ce ne sono per tutti i gusti e per tutti i livelli. Per esempio, una delle escursioni più semplici e affascinanti è quella che conduce al Lago d'Aviolo, situato a 1.930 metri. Si parte da Vezza d'Oglio, nella Val Paghera, e si segue il sentiero CAI numero 21, che attraversa boschi e pascoli alpini fino a raggiungere il lago, circondato da cime imponenti. Si arriva anche al Rifugio Sandro Occhi, tappa ideale se si desiderano gustare specialità locali e godere della magnifica vista sul lago.

Uno dei trekking più classici (di difficoltà maggiore e per escursionisti esperti) è invece la camminata che dal  Rifugio Tonolini conduce al Rifugio Garibaldi (a 2.550 metri), con 800 metri di dislivello spalmati su una camminata di circa 5 ore. Il Garibaldi è anche il punto di partenza per le ascensioni alla vetta dell’Adamello e per tutte le cime della Val D’Avio.

Come raggiungere l’Adamello

Il Parco dell’Adamello è facilmente accessibile dalle principali città lombarde e trentine. Le località di partenza più comuni per le escursioni sono Ponte di Legno, Temù e Vezza d'Oglio. Da questi punti, numerosi sentieri segnati conducono verso le vette e i rifugi dell’Adamello.

È possibile raggiungere queste località in auto o tramite mezzi pubblici. La zona è ben collegata, e vi sono servizi navetta che, durante la stagione estiva, facilitano l’accesso ai punti di partenza delle escursioni più frequentate.

Crediti: Michele Marchesi / Unsplash; Salmen Bejaoui / Unsplash

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