Pensando alla Valle Camonica vengono in mente principalmente le aree archeologiche dedicate alle incisioni rupestri e alla presenza preistorica dell’uomo, ma anche i Romani passarono di qua, fondando una città romana a Cividate Camuno (l’antica Civitas Camunnorum). Una delle memorie meglio conservate è il Santuario di Minerva, situato a Breno, uno dei luoghi di culto pagano più significativi della Valle Camonica.
Questo santuario, dedicato alla dea romana della saggezza e della guerra, è un’importante testimonianza della storia spirituale e culturale della regione.
Il Santuario di Minerva è un luogo di culto all’aperto che risale al V secolo a.C., originariamente caratterizzato da recinti in pietra e da un rogo votivo. Con l’arrivo dei Romani nel I secolo d.C., venne qui costruito un tempio dedicato a Minerva, ristrutturato durante l’epoca flavia. Divenne un importante centro di culto ma con la cristianizzazione del IV secolo d.C. il santuario venne abbandonato, arrivando anche a una distruzione in un incendio nel secolo successivo.
Successivamente, un piccolo approdo sul fiume Oglio servì per il trasporto di materiali dal sito, mentre l’area fu definitivamente abbandonata nel XIII secolo a causa di un’alluvione. Sebbene il ricordo del tempio fosse svanito nel tempo, restò vivo nei toponimi locali. I resti del santuario furono riscoperti nel 1986 durante lavori pubblici, riaccendendo l’interesse per il sito.
La struttura romana finale del Santuario di Minerva, eretta accanto al precedente luogo di culto indigeno, si caratterizzava per una serie di ambienti allineati contro la roccia. Due ali porticate fiancheggiavano questi spazi, creando un cortile che si affacciava sul fiume. Per accedere al pronao e alle aule centrali, una breve gradinata permetteva di salire dal cortile. Gli interni erano decorati con eleganti pavimenti musivi e affreschi vibranti, conferendo un’atmosfera di grande splendore.
La sala principale era il cuore del santuario; qui si trovava una nicchia sopraelevata che ospitava la statua di Minerva, una copia romana di una scultura greca del V secolo a.C., realizzata in pregiato marmo. Le stanze laterali del complesso erano dotate di fontane e vasche: l’acqua aveva un importante ruolo nel culto della dea e creava allo stesso tempo un ambiente sacro in perfetta armonia con la natura circostante.
Il Santuario di Minerva è visitabile da fine marzo a fine ottobre il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18, su prenotazione è aperto tutto l’anno.
Lo scavo archeologico è facilmente raggiungibile in automobile e ci sono parcheggi disponibili nelle vicinanze. Una volta a Breno (che si trova lungo la SS42), basta seguire le indicazioni per Spinera. Il santuario si trova in una zona facilmente accessibile, con possibilità di parcheggio nelle vicinanze.
Nelle vicinanze ci sono anche diversi percorsi escursionistici per esplorare la bellezza naturale della valle. I sentieri sono adatti a tutti, dai principianti agli escursionisti esperti.
Crediti: Comune di Breno